Veduta prospettica di Venezia

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Incisione in rame su due lastre, compl. di mm. 305 x 715. Vergatina leggera. In alto al centro del titolo "Venetia"; più a destra il leone marciano entro cartiglio araldico sormontato dal corno ducale. Nell'angolo inferiore sinistro si legge "M. Merian fecit". Molti toponimi nella pianta. Provienenza: "Theatrum Europaeum, oder Aussfuhrliche und Warhafftige Beschreibung aller und (…) Jahr Christi 1617 bis 1629 (…) Beschrieben durch M. Joannem Philippum Abelinum gezieret". Questa pianta, stampata in varie edizioni, fu molto conosciuta anche oltre i confini della Germania ed influenzò per tutto il secolo buona parte della iconografia veneziana. La sua fortuna derivò dalla precisione e nitidezza dell'intaglio, ricco di dettagli leggibili, oltre che dal formato oblungo che ben si addice alla forma della città. Ma ciò che più conta, pensiamo sia stato il modello al quale si riferisce il Merian, che senza alcun dubbio è la pianta di Jacopo de' Barbari. E' la prima volta, dopo quasi un secolo e mezzo di oblio, che l'insegnamento del maestro del Caduceo abbia trovato un intelligente seguace che si sia liberato del convenzionalismo didascalico delle rappresentazioni cinquecentesche. Naturalmente molti particolari topografici sono omessi per poter mantenere una sufficiente chiarezza dei luoghi e degli edifici principali in dimensioni ridotte. (Cassini, Piante e vedute prospettiche di Venezia).L'esemplare qui offerto, oltre ad essere in uno stato di ottima conservazione, è di notevole rarità in quanto stampato usando un inchiostro seppiato, e non in tinte di grigio come per gli esemplari comuni. Schulz (1970), n°66. Cassini (1971), n°40. Romanelli Biadene (1982) n°33. Moretto (2001), n°69.

  • Autore:Merian Mattheus

  • Editore:Francoforte: Mattheus Merian, 1635

  • Codice:INC1178

  • Periodo: XVII Secolo

Prezzo:3.500,00 EUR