La gabbia de i matti del conv. Gnesio Basapopi riformata, ed illustrata di annotazioni da Lamillo Fortunato accademico detto il Forte opera critica, morale, giocosa

foto

In-8 (18 cm) VIII 126 (2). Fregio al frontespizio. Testatine figurata. Mezza pelle moderna. Senza antiporta. Bona Giulio Cesare (Gnesio Basapopi) nacque a Venezia, probabilmente tra il 1620 e il 1630, e lì visse tutta la vita. Le scarse notizie che è possibile raccogliere sulla sua vita occorre dedurle interamente dalle sue opere in mancanza di qualsiasi fonte. Vestì l'abito francescano dei minori conventuali nel convento dei SS. Giovanni e Paolo e, secondo lo Sbaraglia, si laureò in teologia; morì ancora giovane nel 1664.Le sue opere, firmate tutte con lo pseudonimo di Gnesio Basapopi, videro la luce tra il 1655 e il '64, ed ebbero una fortuna considerevole a giudicare dalle numerose ristampe che continuarono anche dopo la sua morte, fin quasi alla fine del secolo. Bona non fu un poeta estraneo ai grandi centri della cultura veneziana barocca, anzi fece parte di quell'Accademia degli Incogniti che Gianfrancesco Loredano aveva fondato nella sua casa nel 1630.Secondo il Franchini, il Bona usò anche il nome di Lorenzo per firmare altre operette, tra le quali ricorda una Chiromanzia, che a nessuno degli studiosi successivi capitò mai di vedere. Come poeta, non ebbe certo qualità eccezionali, ma scrisse non pochi versi piacevoli e divertenti, più che altro contro le tendenze del suo secolo dedito all'oro, all'inganno, alla vita dissoluta (Pilot). (Treccani)

  • Autore:Bona Giulio Cesare

  • Editore:In Venezia: appresso Tommaso Bettinelli, 1766

  • Codice:ANT2133

  • Periodo: XVIII Secolo

Prezzo:250,00 EUR