Pagodi e Penitenze de Fachiri

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Incisione calcografica di mm 380 x 315 alla battuta su carta vergellata veneziana, ampi margini. Foglio tratto dall'opera :"Raccolta dei riti, e ceremonie religiose di tutti i popoli del mondo, con la spiegazione storica italiana e francese per cadauna ceremonia", a sua volta ricavata da quella stampata ad Amsterdam da Bernard Picart. Il foglio riporta in italiano e francese la seguente descrizione "Quanti sono i Genj a cui i Baniani prestano culto altrettante, può dirsi sono le loro Pagodi (Chiese). Sotto un grand'arbore ne costruiscono parecchie. Quella dedicata a Mamaniva appoggia nella parte più grossa del tronco ed in mezzo ad essa sorge la testa deforme dell'Idolo. I suoi divoti offrono doni di Riso, Miglio &c. in mano d'un Bramino (Sacerdote), che li segna in fronte con color vermiglio, per liberarli (essi dicono) da' Spiriti maligni. Ivi presso vi stanno i Fachiri (Religiosi) praticando le più stravaganti penitenze. Taluni si chiudono in una fossa, e vi stanno alcuni giorni senza cangiar postura, nè prender cibo. Altri vegliano gli anni intieri, e dovendo cedere al sonno, una fune attaccata ad un arbore serve a sostenerli. Vi sono quelli che si regono su un sol piede con gli occhi rivolti al Sole per più ore del giorno. Molti tengono le mani sempre alzate, e le femmine divote li alimentano per carità. Quelli che si esercitano in tali opere di merito consultano coloro che ad essi ricorrono, o nutrono degli animali o spazzano il suolo tenendo le narici e la bocca fasaciate per non ingoiare gl'insetti che incontrassero".

  • Autore:Baratti Antonio, Novelli Francesco

  • Editore:Venezia: Teodoro Viero, 1789

  • Codice:INC1167

  • Periodo: XVIII Secolo

Prezzo:360,00 EUR