Acquaforte e bulino di mm 385 x 540 alla battuta mm. Margini rifilati, appliacata su cartoncino. Terzo stato su tre. Il foglio è il penultimo della serie delle "Solennità Dogali", imprese fortmente voluta dal'editore originale Furlanetto, che incaricò specificatamente il Canaletto di realzzarne i disegni. Le matrici vennero poi ripubblicate da Teodoro Viero, ed infine dal Cavalier Battagia, fondatore della Tipografia Emiliana, presso la quale erano ancora in vendita nel 1860. La scena rappresentata è quella del ricevimento da parte del Doge degli Ambasciatori stranieri nella Sala del Collegio a Palazzo Ducale.